domenica 17 agosto 2014

My "first russian time". La prima volta che scarabocchio in russo.

У меня часто спрашивают где находится мой Дом. А что такое дом? Наш дом это то место где живут любимые люди? Или это значит что ты можешь уехать на долгое время, но, когда ты вернешься, все останется по прежнему? Наш дом это что то построенное нашими руками, глазами и сердцем? Или нам может хватить дивана Ikea и любимого чая?

Я скажу вам правду : я очень боялась вернутся в Москву. Я спрашивала себя если мы найдем общий язык, если одна из двоих не останется разочарованной, если мы сможем полюбить друг друга заново. 
Знаешь, одно дело полюбить в 12 лет, одно в 23.
Я уехала ребенком, я вернулась женщиной. За эти года я успела увидеть много замечательных мест, почувствовать новые запахи, я целовала новые губы и изучала новые слова.. Я плакала и смеялась, я разачаровавалась, но просыпалась и заново хотела верить. За эти 10 лет я много раз спросила кем мне бы хотелось стать и я до сих пор ищу ответа. Я знаю кем я никогда не стану, я знаю когда я себе не нравлюсь, я знаю когда я не права. 
Я научилась уважать, уступать, отстаивать себя и других. Я не научилась молчать ( когда надо и не надо), я продолжаю ругаться с 15% земного населения потому что не умею жить по другому.
Прошло 10 лет. Я вернулась. На 2 месяца, на год, навсегда?
Москва, я не знаю. Но я жутко хочу попробовать.


Ты со мной? 




Mi si chiede spesso dove si trova la mia Casa. E cos'è una casa? La nostra casa è quel posto dove ci aspettano le persone care? O avere una casa significa poter partire per un lungo viaggio, ma avere sempre un posto dove tornare? La nostra casa dev'essere un qualcosa costruito con le nostre mani, i nostri e il nostro cuore? O basterebbe un divano Ikea e una bella tazza di tè?
Vi dirò : avevo molta paura di tornare a Mosca. Mi chiedevo se avremmo trovato cosa dirci, se una delle due non sarebbe rimasta delusa dall'altra, se ci saremmo amate di nuovo.
Sai, un conto è amare a 12 anni, uno a 23..
Sono partita bambina e sono tornata donna. In questi anni ho conosciuto moltissimi luoghi meravigliosi, ho sentito sapori nuovi, ho baciato diverse labbra, ho imparato delle belle parole..
Io pianto e ho riso, ci son rimasta male e poi c'ho creduto di nuovo.. In questo 10 anni mi sono spesso chiesta chi sarei voluta diventare. Ancora che la cerco la risposta. Io so chi NON diventerò, so quando non mi piaccio, so quando ho torto.
Ho imparato il rispetto, difendere gli altri e me stessa. Non ho imparato a stare zitta ( quando serve e non), continuo a litigare col 15 % della popolazione terrestre perché non so vivere altrimenti.
Sono passati 10 anni. Sono tornata. Per 2 mesi, un anno, per sempre?
Mosca, ti dirò, non lo so. Ma ho una gran voglia di scoprirlo.

Sei con me? 

domenica 15 giugno 2014

Assaporarti ancora per un po'.

E tramonta va.. Tanto poi risorgi.
E lasciati trasportare dalle tue sensazioni, chiudi gli occhi, socchiudi le labbra e lascia la tua essenza al proprio cammino. Non pensare troppo, non pensare a tutto, non pensare al dopo. A volte i momenti vengono e basta. E devono essere vissuti allo stesso modo. Senza darne troppa importanza. Senza troppe preoccupazioni.
A volte scendi alla fermata sbagliata, ma hai tempo, e allora non ritorni indietro, ma vai a piedi. Cosi.
Ecco, a volte succedono delle cose. Tu non tornare indietro, tu vai.
Ho preso quel treno. Quel treno che piano piano mi ha portata da te. TE. Dopo una bella attesa.
Ma te le meriti le attese. Tu meriti tanto. Perché sai dare tanto. Senza accorgertene. Tu dai tanto senza farmelo notare, senza sottolinearlo, senza essere sempre presente. Anzi, lo sei stato di rado. Ma quando c'eri, mi aprivi il cuore. 
Sono venuta da te, come facesti tu un po' di tempo fa. Io e Te. Questa volta in uno dei miei posti preferiti.
Volevo vedere di che luce brillasse il mare quando stavo con te. Volevo scoprire che sapore avesse l'aria quando le nostre mani erano incrociate. Volevo ricordarmi i tuoi baci, i tuoi movimenti, i nostri movimenti..
Volevo riviverti ed ero certa che avessi avuto bisogno di tutta l'estate e di tutte quelle a venire. Un giorno è troppo poco. Una fetta della Sacher non può mica bastare. 

E' passato quasi un anno da quel primo incontro. Da quel bacio cosi speciale che mi ha condotto di nuovo e di nuovo a te.
E' passato tanto tempo, e con questo le consapevolezze. Le mie.
Tutto : i sapori, gli odori, le mani, i colori..Tutto andava bene. 
Ma non noi.
Noi non c'eravamo più.
Noi eravamo quel weekend a Roma senza pensieri, Noi eravamo tante risate spensierate senza avere il dopo, Noi eravamo due ragazzi in cerca dell'amore.
Lo troveremo.
Non sarò io a dartelo però.
Avrei voluto tanto.
Perché TU sei speciale. 
Perché mi hai guardata e mi hai detto " Non capisco perché ogni volta mi fai questo effetto."

martedì 3 giugno 2014

Agrodolce.

Trattengo il respiro.
Inspiro.
Respiro.
Ti sento, ti penso, ti voglio.
Sto per impazzire..
Mi sono innamorata? Ma non diciamoci cazzate..Impossibile..
Eppure..eppure sono roba tua. 
Non ha senso. Non ho senso.
Merda, questo non-amore fa male. Sa fare anche tanto bene.
Agrodolce. 
Come quando ti servono il gelato sopra una cialda calda. E' strano, da fastidio, poi passa. Poi ti piace.
Non riesco a pensare ad altro. La tua stupida stupidissima voce, i tuoi stupidi capelli, le stupide battute..
Stupida me, piuttosto, che ho scelto te.
Te che non sai nemmeno come passerai il domani.
Io che sarei pronta a sopportarti fino alla fine dei giorni.
Ti penso e ripenso.
Agrodolce.
Sto male, lo stomaco mi sta uccidendo, respiro male..
Inspiro.
Mi fermo.
Ti voglio. Con ogni singola parte del mio corpo, con le mani, con le cosce, con la schiena.
Agrodolce.

giovedì 22 maggio 2014

Le mie storie esistono soltanto perchè il mio mondo è pieno di persone meravigliose.

Oggi sognare è sempre più difficile.
Abbiamo 20 anni e ci stanno praticamente massacrando!
Non farete il lavoro dei vostri sogni, non si può vivere soltanto di quello che ti piace, abbandona gli hobby e diventa realista, togliti dalla testa di diventare qualcuno, anzi, resta nessuno che vivi meglio.

RESTATE ATTACCATI AI VOSTRI SOGNI.
SEMPRE.
Dobbiamo soltanto ridimensionarci un po', non abbandonarci del tutto.
L'ho capito su me stessa e quindi mi sento di poter dare qualche consiglio ai sognatori qua presenti.

Io amo scrivere, amo leggere, amo essere letta.
L'essere letta per me è quasi una sensazione orgasmica. Lo è davvero.
L'idea di essere condivisa, l'idea che le mie parole possano essere utilizzate dagli altri, l'idea di piacere..
E' TUTTO.
Ma non basta.

Ho aperto questo blog circa 6 mesi. In questi mesi partecipai a qualche concorso di scrittura, scrissi degli articoletti qua e là, presi parte al contest di Grazia.it ed ora mi sono iscritta anche su 20lines, un sito bellissimo, dove racconti le tue storie insieme agli altri.
Non è successo altro.
Si, mi sono fatta conoscere da più persone, si, ho capito che il mio modo di scrivere può piacere, si, ne sono felice.
Aspettavo di più? All'inizio si, sarò sincera. Presa dalla foga del momento, tutti quei complimenti, gente che parlava di me agli amici..Mi sembrava davvero che a breve sarebbe accaduto qualcosa.
In realtà è accaduto, solo che l'ho capito dopo.
Non è arrivata la fama, per ora quasi nessuno conosce il mio modo di raccontarmi, sono sempre io e sono sempre qua.
MA, è arrivato un qualcosa di molto più bello (o almeno bello tanto quanto il resto) : la consapevolezza di potercela fare!
In questi mesi svariate persone ( eh si, praticamente tutte donne..) mi contattavano per dirmi che ero forte. Perchè ero forte? Perchè riuscivo a raccontare non soltanto le mie emozioni, perchè attraverso le mie parole si ritrovavano, perchè si sentivano più capite.
E' bellissimo.
Davvero!

Cosa ho capito quindi?
Ho capito che non puoi partire direttamente dal tuo sogno e sperare di vederlo avverarsi a breve.
Parti da quello che ti ha portato ad avere quel sogno. Investi in quello. Investi in te stesso. Cresci, esplora, mettiti alla prova più che puoi.

Amo scrivere. Davvero tanto. 
Mettiamo che il mio sogno sia scrivere un libro. Ecco, non devo vivere ogni giorno sperando che questo libro arrivi presto. Devo continuare a conoscere persone, farmi raccontare le loro storie, vivere le loro esperienze insieme, condividere, condividersi..Tornare a casa e dedicarmi a quelle storie. Dedicarmi a quelle persone. Crescere insieme.
Quel libro potrà nascere soltanto cosi.
Insieme a voi.

10.000 Visualizzazioni.
Grazie.

sabato 3 maggio 2014

Mi faccio la frangetta o mi fidanzo?

Avete presente l'eterno dilemma della frangia?
Me la faccio? La taglio? Ci starò bene?
Ma poi se non mi piace? Ma quanto tocca aspettare per farla ricrescere? 
E alla fine decidi di farti questa benedetta frangetta, ti piaci da impazzire! ( per il primo mese..)
Poi, poof, svanisce la magia e arriva la rottura dei maroni.
Il primo mese però, gasato/a a palla!

Ecco, più o meno vanno cosi anche le mie relazioni, che si tratti di una storia o un'amicizia..
Praticamente mi innamoro delle persone già dopo i primi dieci minuti : mi piace tutto, la risata, la compagnia, i racconti che fa, il modo in cui mastica, tutto.
Torno a casa felicissima di aver conosciuto una persona cosi bella interessante, uomo o donna che sia.
E cosi continuo la nostra " storia d'amore", sempre felice, mai scontenta, tutto bellissimo.
Passa un mesetto buono e, cosi come cresce la fantomatica frangia, crescono anche le mie preoccupazioni.
Scopro che quella persona, giustamente, ha dei difetti. 
Mi sembra anche giusto, direbbe una persona normale..
Ma come, pensavo fossi perfetto/a, dice e pensa Anastasia.

Non fraintendetemi, non cerco assolutamente amici perfetti, fidanzato perfetto, zero!
Solo che all'inizio davvero mi va bene tutto, ma tutto!
Tanto è forte la " gasatura" iniziale, tanto è brutto il dopo.

Devo imparare.
Anzi, credo di aver già innescato il meccanismo.
L'ho capito.

LE COSE PIU' BELLE SONO QUELLE CHE INIZIANO PIANO PIANO, CRESCONO, E NON FINISCONO ALLA FINE DI UNA CANZONE.

Che poi, la frangetta si può anche spostare su un lato o l'altro, non c'è mica bisogno di impazzire.


martedì 22 aprile 2014

Spogliati dalle convinzioni, riempiti di positività.

Le cose belle succedono, anzi, succedono anche molto spesso.
Il problema è che noi quasi preferiamo fossilizzarci su quelle brutte.
Quasi come se ci piacesse di più soffrire, piangere e disperarci..
Ho incontrato parecchie persone, uomini e donne, che erano indirizzati verso questa " vita di sofferenza".
Mi spiego, erano convinti che soffrire ci rendesse più umano, che si potesse diventare amici soltanto dopo aver affrontato i momenti negativi insieme, che l'amore si misurasse non soltanto in carezze ma anche in sacrifici, sopratutto in sacrifici.
Mi trovo in disaccordo, totalmente.
Non credo sia un segreto che tutti passiamo dei momenti neri, tutti abbiamo avuto e avremo delle perdite tra i più cari, tutti abbiamo sofferto e soffriremo per amore, tutti delusi dagli amici..e potrei continuare all'infinito.
Questo, però, non rende i nostri rapporti più importanti, li rende più veri, senza dubbio, ma non è tutto.

Le cose belle succedono, anzi, succedono anche molto spesso.
Allora concentriamoci su quelle, cerchiamo di portarle avanti, non iniziamo le giornate già imprecando, cerchiamo il sole anche durante il temporale più brutto.
Perchè c'è.
Perchè non è tutto una merda, perchè non è che tutti siano incoerenti e cattivi, perchè non è che tutti ci vogliano solo fregare ecc ecc..
Ah le trasmissioni televisive sono false, ah sono tutti degli attori, ah gli uomini sono tutti classificabili, ah le donne non sanno mai cosa vogliono, ah nessuno mi capisce..

Oddio spogliamoci da queste convinzioni, che non mi convincono affatto! :)

domenica 13 aprile 2014

Insicurezze : un lavaggio a 90 gradi e passa la paura!

Non arrivare mai al punto di non credere più in te.

Le insicurezze ti distruggono.
Ti divorano, ti svuotano, ti fanno male.
Molto.
Le insicurezze, a mio avviso, sono le armi più potenti. Ovvio, ci sarà sempre qualcosa in grado di ferirti anche peggio, ma MAI qualcosa cui l'artefice sarai tu. Proprio tu.
Sei tu a far nascere quelle insicurezze, sei tu a nutrirle con i dubbi, le paure, le incertezze.
Ci saranno gli invidiosi, i falsi, gli stronzi a fartele aumentare, ma sarai tu e solo tu a darle ascolto.
Quelle insicurezze sono come dei parassiti, dei batteri. All'improvviso smetti di essere " immune " al mondo, all'improvviso cedi.

Non cedere, per favore, non devi.
So quanto possa essere difficile, quasi insostenibile, indigeribili.
Ad un certo punto crolli.
Smetti di uscire la sera, smetti di uscire con gli amici, smetti di uscire di casa.
Decidi ( e sbagli!!!! ) che sei troppo imperfetto : troppo poco magro, troppo poco alto, troppo poco brillante, troppo poco divertente, troppo poco di compagnia, troppo poco ambizioso, troppo poco bravo con le persone, troppo poco.
Sbagli.

Le insicurezze ti distruggono.
Ti rubano tutto quello per cui hai vissuto, tutto quello che era caro, tutto.
Diventi un'altra persona, e smetti di piacerti.
Non farlo.

Esci, esci di più, esci con i soliti e con i nuovi, riempiti di idee, di hobby, di occupazioni, impara lingue e culture nuove, riempiti l'armadio di vestiti che già hai, compra qualcosa di colorato per decorare la casa..
Insomma, combatti!

Che siamo tutti uguali : insicuri e in cerca di approvazioni.

domenica 6 aprile 2014

Non tutte le poesie escono fuori rimate.

Il tempo passa, tutto cambia, cosa resta?
Ti capita di riguardare le vecchie foto, rileggere i messaggi che non ricordavi esistessero, rileggere qualcosa che avevi scritto troppo tempo fa.

Non ti riconosci. Possibile fossi cosi?
Non parleresti mai cosi, non diresti quelle cose, non uscireste con quelle persone, non proveresti quelle emozioni.
Non ti riconosci.
Eppure eri e sei tu, con tutte quelle idee, ambizioni, tutti quei desideri, obiettivi.

Il tempo passa, non si ferma, come si fa a tenere il ritmo?
O meglio, serve cercare di tenere il passo?
Siamo quello che ci circonda, vero..
Ma dobbiamo anche riuscire a rimanere interi, senza lasciare dei pezzi qua e là, senza sentirsi troppo vuoti, mai pieni, mai abbastanza.

Cosa buttare e cosa portare con se?
Cosa condividere con gli altri e cosa richiudere per sempre?
Come posso essere quella di ora e quella di ieri: chi rimanere, chi diventare?
Mi piaceva il mio modo di vedere le cose, era leggero..Ma era anche stupido, mi perdevo troppo spesso, aspettavo sempre ci fosse qualcuno a ritrovarmi..
Non sapevo stare sola.
Ora ho difficoltà a stare con le persone.
( non sempre, ma capita.)

Vorrei poter ricordare meglio tutti i miei momenti, capire come sono arrivata fin qui, pensare a dove sarei potuta essere.
Non vorrei ritrovarmi con le stesse domande tra altri dieci anni.
Non reggerei.
Mi saprebbe troppo di sconfitta.
A nessuno piace perdere.

Il tempo passa, accadono cose, allora perchè continuo a rimanere attaccata a quei momenti?

lunedì 31 marzo 2014

Riflessioni di una paranoica..su quanto sappiamo essere paranoici!

" Si vive una volta sola. Ma se lo fai bene, una volta è abbastanza."
   ( Joe E. Lewis) 

Oramai l'ho capito : uno dei miei difetti più grandi ( e più stupidi) è quello di passare praticamente la metà dell'esistenza ad immaginare.
Immagino come sarebbe potuto accadere questo e quello, immagino come mi sarei potuta comportare, quello che avrei dovuto dire..
Passo ore e ore a creare dei perfetti monologhi e dialoghi ( questo è grave serio! ), mi invento degli scenari perfetti,  penso a delle situazioni improbabili..
Ovviamente, nella vita REALE - quella in cui ti svegli con un terribile mal di gola e perennemente in ritardo, quella dove, nella maggior parte delle volte, lui non richiama, tua madre non ti capisce, e le persone continuano a non trovare adorabili le tue stranezze - nulla va mai come dovrebbe.

Nella vita reale, spesso, fa più male che bene.

Credo che tante volte ( troppe volte) ci restiamo male per delle cose inesistenti, inventate, quelle che maturano nelle nostre teste insomma.. E cosi finiamo per offenderci, restarci male, sentirci soli, inadeguati, non capiti ( quanto sappiamo essere noiosi..! ), quando, IN REALTA', tutte quelle situazioni nemmeno sono esistite.
Siamo perennemente condizionati dagli " ultimi ingressi" e " visualizzazioni", dai telefoni e videocamere spente, dall'assenza delle emoticons e cosi via..

Paranoici.
Troppo concentrati su quello che vogliamo, su come dovrebbe essere..troppo presi a spendere momenti preziosi facendo nulla, preoccupati di finire la corsa che forse nemmeno ci interessa!

Siamo un po' troppo sogni e poco materia. 
( e non credo Shakespeare intendesse proprio questo!)

I social non sono altro che degli specchi curvi della realtà, punto.
Nessuno sta bene come vorrebbe far crede, nessuno è perennemente felice e soddisfatto, nessuno è cosi forte da non aver mai sofferto, nessuno è ..
Quante discussioni fatte sul nulla e create dal nulla, quanti sogni rubati dagli altri per poi capire quanto fossero sbagliati per noi, quante aspettative basate su delle bugie..

Era tutto più facile quando comunicare risultava più difficile.
Assurdo, ma vero.
C'era più voglia di godersi il momento, ci si basava sulle proprie impressioni e non su qualche frase scritta dopo la mezzanotte; si facevano meno viaggi mentali e più passeggiate, mano nella mano, senza cellulari e notifiche in mezzo.
Si collezionavano emozioni e non likes, si condividevano gli abbracci veri e non complimenti virtuali.

Si viveva un pochino di più, forse.





mercoledì 26 marzo 2014

E il cuore accelerato; troppo, ma mai abbastanza.

I primi incontri. 
Quelli più veri.
Quelli meno pensati, meno raccontati.
Quelli più immaginati.
I primi sguardi : ci si sfiora per sbaglio, ma ci si vuole per davvero!
E tutte quelle coppie che nascono dal nulla, e che sono le più belle.
E tutte quelle telefonate all'amica/o, e tutti quei " e se poi..?".
E i messaggi letti e riletti, sempre gli stessi, ma con intonazioni diverse, speranze diverse..
E le chiamate quando non si dovrebbe, 
E le ansie per colpa di facebook e whatsapp, e " basta, lo/la chiamo", e " si farà sentire lui/lei, se mi vuole".
E l'orgoglio mescolato alla voglia, e il desiderio un po' troppo pieno di dubbi.
E il cuore accelerato; troppo, ma mai abbastanza.

I primi incontri.
Quelli più veri.
Quelli più belli.
Quelli più impossibili da rifare.

Quelli che restano.

sabato 22 marzo 2014

Dalle fiabe alle lenzuola.

Quando ero più piccolina, nei miei diari parlavo spesso del futuro ragazzo ideale, il famoso principe insomma..
Allora..In primis doveva assomigliare a quello di Cenerentola, cosi deciso, fermo nelle sue convinzioni, anche un po' plateale nei gesti, diciamo tutto quello che può piacere a 12 anni..( certo però, a quel punto le poteva anche regalare un paio di scarpe nuove eh..)..
In più, questo principe era  molto simile a Peter Pan, perchè, lasciatemelo dire, quel " bacio" tra lui e Wendy lo trovo tutt'ora uno dei più belli in assoluto! 
All'epoca facevo tanti bei disegnini pieni di cuori e sospiravo mentre leggevo i romanzi molto Jane Austen.

Poi qualcosa cambiò.
Ero una bambina cresciuta senza un padre, ero ancora una bambina, MA volevo un uomo.
All'età di 16, 17 anni, il principe si trasformò più in un bulletto con la motocicletta, avevo deciso di scambiare i titoli reali con i tatuaggi e le buone maniere con quelle cattive.
A quell'epoca ( e qua partono gli insulti, già lo so) mi "fomentavo" con i libri/ film di Moccia, quindi, aimè, anche io sognavo il mio Step..
Decisi di volere al mio fianco il ragazzo sbagliato, quello che non piace ai genitori, quello che fa a botte, quello che mi porta in moto senza casco ed altre stronzate del genere..Mi eccitava molto l'idea di questo miscuglio di passione e pericolo : ci volevamo sempre e dovunque!
( E forse, a 17 anni, è anche giusto cosi! )

Da li a poco tempo fa, la mia vita sentimentale fu spesso interrotta dai continui pianti, lamenti ecc ecc, quindi forse nemmeno lui fosse poi cosi " giusto"?
Che poi.." giusto"..
Ci sono quelli che pensano che il giusto non esista, ovvero, che ci sia un ragazzo giusto per ogni periodo della tua vita : vedila cosi, è sempre quello giusto o quello sbagliato..
Qui, però, mi sembra di entrare in quel tunnel dove " l'amore è pura finzione ", "è tutta questione di feromoni " , ma non è questo che voglio..
Diciamo che quella polverina magica delle fatine me la voglio portare dentro ancora per un po', anche se di anni oramai ne ho 22..
L'idea di incontrare la mia persona speciale, fra tutti questi estranei, tra metro, ristoranti, amici, università, supermercati ed altro, continua a scaldarmi dentro..

Quindi è cosi.
Siamo ancora alla ricerca del fantomatico principe, possibilmente senza cavallo, che sono allergica! Sennò, il suo bacio potrebbe diventare davvero letale ed avremo un finale, pieno di flebo al cortisone, per nulla romantico!



giovedì 20 marzo 2014

Ciao, tu chi sei?

Le emozioni.
Tante emozioni tutte insieme. 
Tante piccole particelle che si riuniscono attorno al tuo viso, creando un bellissimo sorriso..
Sarà la primavera, saranno alcuni momenti..Fatto sta che tutto sembra andare per il verso giusto..
O meglio, mi correggo, sembra che io abbia trovato questo benedetto verso..

Dedicati del tempo, impara a guardarti dentro, fino in fondo..
Fa male, a volte pizzica, a volte prude, fa male.
Poi, però, ti senti cosi bene, che quasi dimentichi..

Voglio arrivare proprio LI!
A quella consapevolezza di me stessa.
Voglio guardarmi, sorridermi, conoscermi.



venerdì 14 marzo 2014

Quanto pesa la felicità?

La felicità è racchiusa in pochissime cose.
Ci sono storie che ci mostrano come si può vivere, avendo soltanto un piede o un braccio; ci raccontano come essere felici, malgrado le malattie, le perdite, gli incidenti, i tradimenti..
Ci sono storie che ci fanno capire quanto siamo ridicoli a lamentarci di alcune cose..

Quali sono le vere mancanze?
Quante sono le cose senza le quali non potremmo sopravvivere? Quanto pesa, dunque, la felicità?
Vorremmo essere tutti quanti sani, di ottimo aspetto, circondati dalle persone più care, con i genitori sempre in salute, mai soli a letto..
Vorremmo tutti essere felici.
D'altronde ce lo meritiamo tutti.
E, a questo punto, inizio a credere che sia possibile!

Bisogna capire quale siano veramente le cose che ci fanno svegliare la mattina, quali siano le persone per cui vale la pena continuare a lottare, quali siano i valori da difendere.

Tutto il resto non è solo noia, tutto il resto è spazzatura.


giovedì 13 marzo 2014

La mia vita : un miscuglio di ingredienti instabili.

Ad un certo punto arriva la consapevolezza.

Capisci di aver sprecato tempo, anni nel mio caso, capisci di esserti bloccato ( eppure da un bel po'), capisci finalmente quanto la situazione sia grave.
Siamo soliti a perdere tempo, tanto tempo. Siamo soliti a dire " domani", siamo soliti a pensare " non ce la faccio tutto insieme", siamo soliti a rimandare, a dimenticare, a fare finta, a lamentarci, ma senza cambiare, a stare male, ma restare sempre li.
Cambiare è difficile, oh si, lo è davvero.
Quelli che dicono " ma che ci vuole!" o non ci si sono mai trovati in queste situazioni ( esistono persone cosi?! se si, LE ODIO! ) , o preferiscono mostrarsi superiori. Resta il fatto che ci vuole tanto : tanta pazienza, tanto coraggio, tanta determinazione, tanta capacità di cambiare, tanta voglia di migliorare..Ecco, la VOGLIA.
Da fuori sembrerebbe quasi una cavolata tutta questa storia di aumentare le proprie visite in palestra o le ore attaccate alla scrivania, solo che se hai perso quella grinta, quella abitudine..allora diventa dura..
Quanti di noi se ne andavano a letto con la luce negli occhi e l'agenda piena di programmi, convinti che DA DOMANI tutto cambiava..Quanti sono riusciti quel domani di cambiare?

Prima di tutto bisogna continuare a volersi bene, quello non può proprio mancare! L'ho capito proprio su di me : se continui a riempirti di critiche, di lamentele e preoccupazioni, il mondo non farà che sembrarti più nero..
Poi dovremmo individuare il vero problema, il perchè di quei chili in più, esami di meno, cuori spezzati, rapporti finiti, lavori non trovati e cosi via...( chi più chi meno..)
L'ultima fase, la più FONDAMENTALE : agire.
Prendersi tutto il tempo, iniziare a dire di no ad alcune cose, ricominciare da se stessi, ripartire da quello che si voleva, non mollare mai più la presa..

E le ricadute?
Ce ne sono state cosi tante in questi due anni per me, che si erano quasi raggruppate : non facevo in tempo a rendermi conto di essere caduta che già stavo di nuovo col culo a terra.

Lezione numero uno per me e per l'universo : SMETTILA DI PERDERE TEMPO.


( titolo preso da una sitcom )

venerdì 7 marzo 2014

Quando l'unica connessione importante era quella fatta da due corpi..

Avevo 15 anni, qualcosa del genere.
Andavano di moda i lucchetti sul ponte Milvio, le scritte sotto scuola, i cuori incisi sugli alberi e gli squilli negli orari più improbabili : ti sto pensando.
Si stava bene, molto. Le preoccupazioni erano poche, generalmente avevi pochi compiti da svolgere e, se eri fortunato, il tuo amore veniva corrisposto.
Ci si vedeva alla luce del giorno, durante la ricreazione, dopo scuola, al posto delle lezioni; ci si vedeva di nascosto, quando tutti stavano dormendo, quando non si poteva ma la voglia era troppa.
Se ci ripenso, anche la città era diversa : si vedevano più volti! Avevamo meno messaggi/chiamate gratuiti, meno social network, meno filtri da usare per rendere le foto più belle..
La chiamerei l'epoca dei meno " mi piace " e più " baciami". Mi ricordo che non facevamo alto che parlarne alle nostre amiche, lo disegnavamo sul banco, pronunciavamo il suo nome di continuo..Per poi? Per poi correre tra le sue braccia, per farsi trovare sotto casa sua, per riempirlo di sorprese, per piangere sotto il suo balcone, per urlargli di scendere..NON si correva a casa per " spizzare " il suo profilo, scoprire dell'eventuale fidanzata, mettere il tanto amato "like" ed aspettare il suo..
Mi ricordo quando saltavo la scuola e lo chiamavo a casa per scoprire dove fosse; d'altronde non avevo altri mezzi : non poteva mica mandarmi la sua posizione attuale via whatsapp..Non ce n'era nemmeno bisogno : era nel mio cuore, mica nel mio smartphone!
Alla domanda " Ma com'è fatto?", si partivano lunghe descrizioni, non un " aspe, appiccio facebook, se mi prende il 3g qua"..
Al posto dei GPS si usava il radar interno, quello che non ti abbandona nemmeno sotto la metro B, quello che prende sempre.
Era piuttosto bello non avere tutte quelle informazioni, ( compreso il nome di battesimo del suo primo cane ) doverle scoprire, avere l'ansia, essere pieni di domande..
Forse, sarebbe meglio tornare per un attimo all'epoca dei bigliettini, quelli dove dovevi mettere la croce su un eventuale Si o No..
Oramai siamo grandi, oramai non ci sono i banchi di scuola ad aspettarci, sono finiti i giri per i corridoi prima del suono della campanella, non si va più al cinema soltanto per pomiciare, non si ha più bisogno di darsi gli appuntamenti di nascosto..
Non abbiamo più bisogno di mentire, niente sotto-rifuggi, niente segreti, oramai tutto è lecito, tutto è normale, è diventato tutto cosi semplice..
Troppo semplice.

Quel romanticismo cosi ingenuo, cosi vero, cosi naturale.. 
Manca un po'.


( foto presa dal web)





martedì 4 marzo 2014

Stay Online!

E' solo questione di svegliarsi prima : con la sveglia e con la testa.
E' solo questione di fissarsi un obiettivo, bello o brutto, a breve o a lungo termine che sia, basta che ci sia appunto!
E' solo questione di ingerire più " lo farò", " sarò capace", " andrà tutto! ( il bene non è sempre incluso nell'IVA, ma oramai inizio a pensare che gia se va..); è solo questione di mettere accanto al secchio della spazzatura tutti quei " ho paura", " non ce la farò mai"..
E' solo questione di sorridere di più, anche se piove, anche se l'ombrello si è rotto, anche se ne sei uscito senza, anche se, apparentemente, tutto resta uguale..
E' solo questione di capire che definirsi vuol dire limitarsi, che a te piace andare fuori dai confini ( tuoi ed altrui), che non puoi continuare a stare fermo.


E' solo questione che il " va tutto bene" quasi non esiste..
Ma, quando accadono quei momenti, il resto scompare..
Vale la pena aspettare.

Buona giornata!

giovedì 27 febbraio 2014

Come riuscire a NON andare a Parigi e altro..

Di solito preferisco di non far vedere al Mondo intero ( pieno di gente che non vede l'ora di vederti a terra) i miei dispiaceri, ma oggi va cosi..

" Mi dispiace, ma lei a Parigi questo Lunedi non ci potrà andare.."
" Mi dispiace, ma lei il trasferimento da Giurisprudenza a Lettere, non lo può proprio fare."


Come sarà potuto succedere?


Io soggiorno legalmente in Italia ( da più di 9 anni!!) grazie ad un misero foglietto che si chiama Permesso di Soggiorno..Solo che ti " permettono" di soggiornarci soltanto a queste condizioni : o ti sposi, o ti trovi un lavoro ( in tutta onestà, non saprei quale delle due opzioni mi fa più ridere..), o si mette a studiare..MA, mica glielo concediamo per tutta la durata dell'Università, oh, che si pensa; lei dovrà sbattersi fino a Rebibbia circa ogni 7/8 mesi per il rinnovo del suddetto documento..
Il rinnovo dovrebbe avvenire nei termini molto brevi, dai, di solito si tratta di circa 5/6 mesi..
Il mio permesso è attualmente in stato di Rinnovo ( chissà da quanto e per quanto).
A quanto pare (L'ho scoperto oggi, chiamando a Fiumicino ) è uscita una nuova legge per cui " durante lo stato di Rinnovo, non puoi soggiornare nei paesi SCHENGEN), ergo niente Parigi per Ania..
Ma la cosa più simpatica sapete qual è? 

HO SCELTO PARIGI PROPRIO PERCHE' SI TRATTAVA DI UN PAESE SCHENGEN, ERGO NON AVREI AVUTO PROBLEMI COL PERMESSO DI SOGGIORNO..
Il destino (?) ha voluto che lo scoprissi per caso, perchè proprio oggi avevo l'appuntamento in Questura per il rinnovo e proprio oggi mi è stato detto " Anastà, mi stai simpatica, ma secondo me te la rischi!"..Alla mia domanda del perchè, non mi è stato risposto, nessuno ha parlato di una legge, nessuno ha detto qualcosa di concreto...

In più, visto che avevo pianto poco poco, mi ha chiamato l'amatissima Roma Tre e, dopo che mi sono sbattuta per segreterie varie, chiedendo informazioni, bla bla bla, a quanto pare il trasferimento non lo posso fare..Ovvero, " lo può fare, ma soltanto da gennaio 2015".  
( CHE CULO!)
Quindi, delusa dall'organizzazione a Lettere, professori assenti, tutor che ti mandano nel paese del non c'è,  segreterie che sono più chiuse che aperte..A quanto pare dovrete subirmi per un altro anno a Giurisprudenza.

Quindi, RICAPITOLANDO..A Parigi Lunedi non ci vado, a Lettere le lezioni non le seguo.
Quest'estate tornerò a CASA per scoprire come mi trovo e, in caso, finisco la triennale e me ne ritorno al mio paese, dove si, saremo tutti dei terribili omofobi, ci mangeremo i bambini a colazione e a cena, ma, almeno, al controllo passaporti mi diranno : " Prego, può passare."

domenica 23 febbraio 2014

Trovarsi esattamente dove si deve : e Lettere sia!

24 febbraio, 2014.

Fino a qualche giorno fa, ripetevo a voi ed a me stessa che andasse tutto bene, che fossi tranquilla..Dicevo che il fatto di aver cambiato facoltà non fosse poi tutta questa grande cosa, che bisognava vedere, valutare...
Ora ho capito che non era vero.
Sono giorni che piango per un motivo o per altro, piango mentre guardo una commedia con Verdone, piango mentre guardo il telegiornale, mentre mangio..Impazzita? 
Ah, no, EMOZIONATA.
L'ho capito stasera, mentre mi preparavo per domani. L'ho capito stasera che in questi giorni non ero stata affatto tranquilla, solo che dovevo ancora realizzarlo!
Ora ce l'ho, ora lo so : cavoli, domani inizio a fare una cosa nuova, domani inizio finalmente a creare il mio percorso..Quello scelto con tanta cura, quello trovato da poco, quello che non cambierei per nulla al mondo!
Sono piena, pienissima di dubbi peggio di prima, mi sento disorientata come una scolaretta durante il suono della sua prima campanella, sono tutta sottosopra.

( forse un po' di analisi mi ci vuole, eh!)

Magari un giorno penserò a questo giorno e sarò fiera di me, magari lo racconterò a qualcuno...
Magari sarà li, in prima pagina, proprio sotto la dedica...?

Non posso ancora affermare con certezza quello che voglio fare, essere, diventare..Ma so per certo quello che non voglio! Non voglio più quel corridoio, quelle panchine, quelle aule, quell'aria che mi sembrava sempre troppo pesante, quelle persone che mi sembravano sempre con gli artigli ben in vista, quella sensazione che avevo sempre...INADEGUATEZZA.
No, io voglio studiare, sognare, crescere, cadere e rialzarmi in un posto che mi faccia sentire giusta..

Trovarsi esattamente dove si deve.


sabato 22 febbraio 2014

Meglio debole o svampita? :)

Ci sono quelle persone che, sin da piccoli, riescono sempre in tutto.
Che si tratti di uno sport, di sapere cantare o ballare, di riuscire a dire la cosa giusta al momento giusto, di non rimanere mai indietro.
Incontri loro all'asilo, alle superiori, al lavoro, al corso di zumba o pilates; sono sempre amici degli amici, il loro nome non potrà mancare sull'invito ad una festa o tra i contatti più visitati di Instagram.

Ecco, e poi ci sono io.
A scuola ero un disastro con lo sport, la maggior parte delle volte le mie battute non venivano capite ed i vestiti non apprezzati, sapevo sempre come dire la cosa sbagliata, non ero mai stata in grado di sedurre il ragazzo più bello ( tralasciando il fatto che, a quanto pare, preferisco i meno belli ), mi vergognavo di me stessa il 95 percento delle volte che si usciva in gruppo. 
Ho cambiato varie palestre, perchè non mi sentivo all'altezza, perchè non riuscivo ad entrare a fare parte di quel gruppo ( non mi piacevano mai! ), perchè continuavo a sentirmi a disagio.
Ho cambiato varie compagnie, sempre perchè, mentre uscivo con loro, non vedevo l'ora di tornarmene a casa.
Ora, però, le cose stanno cambiando.
Oramai ho imparato a fregarmi di tutte quelle volte in cui non mi sento la migliore della stanza, in cui mi rendo conto di essere, molto probabilmente, la più imperfetta, oramai mi viene più da sorridere che altro.
Continuo a pensare di voler cambiare dai capelli ai mignoli, continuo a volermi diversa, continuo a desiderare di ritornare indietro e modificare persino il mio passato..
Ma, oramai cammino a testa alta; arrossisco sempre, ma poi decido di restare; certe volte vorrei scappare, ma non mi muovo.
Sto imparando a stimare di più quella ragazza, che ha sempre voluto apparire, per paura di non saper essere.
Sto imparando a farmi piacere di più quei tratti morbidi e quel carattere spigoloso.
Sto imparando a conoscermi di più, e non mi dispiace affatto.

Dobbiamo tutti imparare a camminare a testa alta, ma solamente per poter sorridere al nostro riflesso, non per gli altri.
Gli altri sono tutti impegnati a cercare se stessi.

martedì 18 febbraio 2014

L'ex fidanzato : sempre sorridente, mai solo, mai triste..Che stregoneria è mai questa?

" Perdonami ma ora non voglio iniziare nulla di serio."...
2 mesi ( MASSIMO) dopo.
Tizio Caio si è fidanzato ufficialmente con ...( quella baldracca, che se la vedo le stacco tutti quei capelli, ma guarda a questa, ma ndo vai....")..Foto, fotine, commenti, gesti romantici ( IN PUBBLICO!!!!)
2 mesi prima.
" No, guarda, io ste robe di Facebook, proprio no! Sono cose intime, ma su, non fare la ragazzina!"

Ok, questo è l'amore ai tempi di Facebook, o, almeno, questo è come spesso l'ho vissuto io..
Si vede che ultimamente non ho un granchè da fare, si vede che sono proprio testarda, fatto sta che ho fatto quella cosa che proprio non si deve fare MAI..MAI..MAI..
Mi sono fatta un " giretto" sui profili dei miei ex..

Il Resoconto :

IL PIÙ' IMBECILLE : Felicemente ( vabbè...) fidanzato, frase, frasette, regalini..
IL PIÙ' STRONZO : Sorrisi larghissimi, mano nella mano, quasi sposato.
QUELLO " IO NON SONO FATTO PER LE STORIE SERIE" : Ti amo gliel'ha scritto pure sulla lattiera del gatto.
QUELLO "AMERÒ' SOLO TE" : Ora ama SOLO lei.

Ottimo, eccomi qui, dunque, a scrivere uno dei più banali post che si possano trovare in rete oggigiorno..
Io, però, non sto dicendo di odiare gli uomini, o di voler vedere soffrire i miei ex..( poco, poco, pochetto?!..)

Sto iniziando sempre di più a pensare che l'uomo non è che sia stronzo dalla nascita, no, lo diventa quando non gli interessi; e il più imbecille per te, magari sarà il più amorevole per lei..
Solo che proprio non capisco..Quando parliamo, sembra che vogliamo tutte le stesse cose..Come mai allora loro l'amore credono di averlo trovato, mentre io non faccio altro che respingerlo?
Che si siano accontentate?
Che sia io ad essere anormale? Troppo critica, troppo autocritica, troppo pretenziosa, troppo poco paziente..?
Forse..Ma se penso a tutti quei motivi che ci hanno portati a diventare " EX", mi rendo conto che fosse l'unica strada da prendere..
Allora non mi resta che sperare che, da qualche parte, una donna diversa da me stia cacciando fuori il suo lui (perché troppo imbecille, troppo stronzo, troppo imperfetto, troppo poco attento) ...Ed ecco che sarò io ad accoglierlo a braccia aperte?
Che poi, da piccola, quando parlavo col mio diario segreto, avevo già capito tutto : 

Caro diario,
 vorrei trovare una persona che mi voglia bene, 
che ami solo  me, che mi renda felice e che mi faccia ridere.
Non deve essere ricco, non deve essere perfetto, non deve piacere agli altri.. 
Deve essere vero!

Semplice no?

Come mai,allora, mi sono trasformata in questa specie di casalinga disperata, ma senza l'idraulico sexy pronto ad aspettarmi fuori dal portone? ( che poi, avessi almeno il portone..Nemmeno quello oh!)



domenica 16 febbraio 2014

Solo Tralalà.

La Primavera è nell'aria, la sento!
Non so voi, ma io mi sento davvero bene : senza pensieri, senza dubbi, senza preoccupazioni, senza.
Mi sveglio prima, sorrido prima, abbraccio la giornata invece di respingerla, e, addirittura, ascolto!
E allora dove sono finiti tutti quei senza?
Ce lo dicono tutti e sempre : dai problemi non puoi scappare, ovunque andrai, loro finiranno per ritrovarti..
Vero. In parte..
Voglio dire, i problemi possono essere risolti o..si può decidere di trasformarli : erano problemi, sono diventati stupidaggini!
Quella gonna mi starebbe meglio se fossi 5 kg di meno, i capelli sarebbero più belli se fossero 15 cm in più, un fidanzato sarebbe bello averlo e basta, alcuni amici dovrebbero essere più accomodanti, altri dovrebbero esserci di più, e cosi via..
Poi decidi che non meritano di essere definiti problemi, che i problemi sono altri..
Quali? 
Altri, ho detto!
La Primavera è dentro di me, la sento!

Buona Domenica e buone trasformazioni!





giovedì 13 febbraio 2014

Quanto la droga non si misura in pillole, ma in battiti.

Domani è San Valentino.
Panico, anzi, zero panico. 
Attualmente non ho un granché da dire a riguardo, quindi decido di ripensare alle sensazioni provate..
Spesso mi definisco romantica..
Ecco, io, però, non lo percepisco come il resto delle persone; per me non significa sapere compiere bei gesti, fare dei regali azzeccati ed organizzare il matrimonio perfetto sin da bambina... Il mio essere romantica lo interpreto in un modo leggermente differente..Io non riesco a vivere le cose impostandomi dei limiti, non ce la faccio a mettermi dei freni, io le catene le scordo a casa e mi metto a camminare sul ghiaccio a piedi nudi, io non cerco mai di giustificare il mio comportamento, ne a me, ne tanto meno agli altri.
Quando sento il mio cuore battere in QUEL modo..IO ME NE FREGO.
Io ti voglio, quindi ti cerco : con gli occhi, con le mani, con la bocca, con il respiro..Io ti sogno ma non mi basta, non mi basti anche se sei qui insieme a me, mi sento sempre sopraffatta, sovraccaricata, sopra il normale..Quei battiti troppo accelerati, a volte non sono sinonimo di qualcosa di buono, ma io continuo a fregarmene. Quei battiti non capitano tutti i giorni, anzi, a volte devi aspettare un'eternità per conoscere la loro esistenza..
E quando succede, hai paura. Perché è tanto, perché è diverso, perché è troppo.

Gli unici baci che ricordo sono quelli accompagnati da questi famosi battiti, sono quelli in cui la mano nei capelli faceva quasi male, sono quelli dove come sottofondo c'erano soltanto respiri affannati..
Gli unici baci che ricordo sono quelli che : potevo morire all'istante e nulla mi sarebbe cambiato.

Pensavo che fare l'amore fosse qualcosa di etereo, di tenero, di morbido, di sciolto..Pensavo fare l'amore fosse sinonimo di ginocchia tremanti, sguardi accoglienti, il sussurrarsi all'orecchio delle promesse d'amore..
Pensavo mi sarebbe bastato, pensavo fosse perfetto cosi.
Finché non incontrai quei battiti accelerati, quelle mani che ti stringono a sé con forza, quella bocca che ti assale e non ti lascia respirare, quei movimenti per nulla regolari, per nulla perfetti, bruschi..
Fare l'amore per me non significa più una danza, piuttosto un combattimento, dove vincono entrambi le parti: ci si perde e ci si ritrova assieme..per poi riperdersi ancora ed ancora..

E poi ho capito : mi piacerebbe risvegliarmi e ritrovarti attaccato a me, ma, anche se cosi non fosse, avrebbe comunque quel significato..
Tu mi hai trasmesso tanto, troppo..
Tu che non sei mai stato nei miei sogni, ma li hai stravolti, facendomi capire COSA sognare..

Ed è proprio mentre inizia a far male che capisci quanto possa farti bene.

sabato 1 febbraio 2014

I baci non sono anticipo d'altre tenerezze, sono il punto più alto.

" Ho provato tutto all'infuori della coprofagia e la necrofilia, e quello che mi piace di più è baciare."
  John Waters

Il bacio.
Quel momento in cui il mondo, il cuore, i pensieri si fermano, ora tocca alle labbra..
Esiste il primo bacio, quello che ricordi col sorriso, quello un po' goffo, un po' esplorativo, un po' che non sai se sia meglio o peggio della visita odontoiatrica..
Poi c'è il bacio del primo appuntamento, quello che ti fa svanire ogni dubbio, quello che ti fa stringerlo forte a te, sentire il calore del suo cappotto, delle sue mani..
C'è il bacio del Buongiorno, quello timido, leggero, non invadente..
C'è bacio della prima volta, quello che ti consuma, quello che ti fa perdere la lucidità, quello che ti sconvolge..
Arriva poi il famoso bacio per fare pace, quello in cui metti tutto te stesso, quel bacio " felice", quel bacio che restituisce la serenità..

Diciamo che non sia proprio famosa per avere una buona memoria, ma i miei baci, ecco, quelli li ricordo proprio tutti.. Ogni volta si trattava di un'emozione nuova, ogni volta ti sorprendeva, ogni volta era il più bello..
Ci sono stati baci dati per gioco, per curiosità, per circostanza..E poi c'erano quelli che portavo dentro già da un po', in attesa di poterli dare..Erano i più belli, i più caldi, i più invasivi..
Si, perchè io aspetto che i baci siano invadenti, che arrivino all'improvviso, che non ti lascino la possibilità di dire o di fare..
I baci più belli sono quelli che dai senza preoccuparti di quello che verrà, perché sono quelli più sentiti, più veri..
E chi rifiuterebbe mai un bacio un bacio del genere?

Lo so, sto diventando smielata..
E per concludere in bellezza, eccolo, il primo bacio che vidi da piccola..

Peter Pan e Wendy : dopo il ditale, arriva anche il bacio vero.



























mercoledì 29 gennaio 2014

State attenti se bussate alla porta della ragazza accanto!

" Sono la ragazza della porta accanto"..Pff, ma per piacere!
E' da un po' di tempo che va di moda definirsi ragazze " semplici ", " senza pretese ", " solo acqua e sapone"..
Che poi, già che una ti dice di essere semplice, tanto semplice non è, sennò perché specificarlo? Semplice dovrebbe significare un qualcosa di leggero, che non ti dia preoccupazioni, che non crea particolari drammi..
Mmm, qualcuno di voi ha mai conosciuto una donna del genere? Io no, quindi, in caso, presentatemela, cosi che io possa ricredermi.. Per ora, rimango della mia idea : siamo tutte complicate, chi più, chi molto di più, ma ci siamo rese conto che cosi vi spaventate ancor prima, e allora abbiamo deciso di essere " semplici ", attirandovi cosi a noi..Un po' come le sirene no?
Una donna non può essere definita semplice per una valanga di motivi, e per essere più chiara, ho deciso di stillare una mia classifica personale..( che può essere giusta, sbagliata, inutile o altro..)
Allora, pronti?

Le Donne :

1. La Rompiballe : il tipo più diffuso, chi lo è più, chi meno, ma l'essenza è sempre la stessa.
Possono essere bionde, more, rosse, tinte, magre o in carne, intelligenti o svampite, quello che accomuna loro è che passano l'intera esistenza a lamentarsi. Si lamentano assolutamente per ogni motivo ed anche senza averne uno, lo fanno sia che riempite loro di attenzioni, sia ( sopratutto) quando le trascurate..La cosa più grave è che, anche quando NON le trascurate, loro pensano il contrario, si sentono continuamente sole, il mondo appare loro costantemente in bianco e nero e non potete fare NULLA per cambiare le cose..
Spaventati? Ma no, state tranquilli, ci saranno anche i momenti in cui il tutto andrà per il verso giusto! Le vostre belle saranno felici, vi ringrazieranno per quello e per questo, non ci saranno richieste impossibili..Finché una loro amica non telefonerà raccontando dell'ultimo regalo fatto dal suo " ciccino", o la loro madre non parlerà orgogliosa del nuovo lavoro del marito della sorella del cugino..
Ecco, li ricominceranno a lamentarsi, e voi dovrete proseguire con  la vostra lista segreta dei motivi per cui stiate ancora insieme, finché non esploderete..O finché la rompiballe in questione non si renderà conto del male che provoca nel mondo.

2. La easy : ce ne sono abbastanza, anzi, direi addirittura che siano in perenne crescita.
Si tratta, quasi sempre, delle ragazze soddisfatte del proprio aspetto, del proprio lavoro/ corso di studi e, sopratutto, del proprio fidanzato! Loro l'hanno scelto, l'hanno desiderato e, ora che ce l'hanno, se lo tengono stretto.
A differenza delle rompiballe, le easy possiedono quella sicurezza che permette loro di affrontare le svariate questioni, legate al vostro rapporto o meno, con maggiore serenità.
Se l'avete trovata, avete vinto, sappiatelo.
Ah, ovviamente questo non significa che si tratti di una miracolosa donna perfetta! La vostra donna si comporterà in questo modo quando si sentirà sicura : sicura di quello che ha, di quello che avete, di quello che siete.
P.S. State lontani dalle cosiddette finte easy, che dopo i primi quindici giorni si rivelano le rompiballe più temute..

3. La snob : non ci sarebbe nemmeno molto da dire..
Le conosciamo un po' tutti, di regola sono presenti in ogni compagnia, o le ami o le odi. ( ovviamente odiate dalle donne)
La snob è bella, o si sente tale, è ben istruita, o, di nuovo, è cosi che si vede, ma la cosa fondamentale è che, qualsiasi caratteristica la snob abbia deciso di averla solo lei, ve la piazzerà davanti ogni volta che potrà.
Nelle relazioni amorose direi che la snob sia tra quelle più difficili da conquistare, perché tutto quello che farete le sembrerà già visto, già fatto, nulla di che..Oltretutto, nella maggior parte dei casi, la snob non vi farà nemmeno avvicinare a lei perché non penserà ve lo meritiate.
Ah, ovviamente la maggior parte di queste, si autodefiniscono le ragazze più semplici del pianeta e sbattono le ciglione con aria incredula, quando vengono chiamate con il loro vero nome.

4. Quella che " faccio tutto da sola" : ultimamente stanno crescendo di numero, o perché oramai deluse dagli uomini, o perché sin da piccole sono state sovraccaricate da mille responsabilità.
Spesso e volentieri si tratta di donne di successo, ragazze ambiziose con degli obiettivi ben precisi : obiettivi che NON includono assolutamente una storia.
Come ho detto prima, queste donne molto probabilmente sono rimaste scottate nel passato ed ora hanno deciso di dedicarsi quasi completamente al proprio lavoro ecc..
Che dire, fatela ricredere!

5. La romantica : lo siamo tutte!
Fidatevi, spesso e volentieri ho sentito le mie amiche giurare di non esserlo, e poi le vedevo sciogliersi davanti a dei gesti compiuti da voi maschietti..Essere romantici non deve per forza significare fiori, orsetti e viaggi costosi...MA ogni donna nel cuor suo sa cosa vorrebbe da un uomo, e quando lo fa..diventa sua.

Ah, ovviamente le categorie possono essere mescolate tra di loro; poi ci saranno quelle che vi diranno di essere fuori dal comune, diverse, non classificabili..Ecco, loro rappresentano una categoria a sé: le bugiarde! :)

Si scherza ovviamente..( o forse no?)

lunedì 27 gennaio 2014

Match Point : non so recensire ma ci voglio provare lo stesso.

Mi rendo conto che sono in ritardo di qualche anno, con precisione sono 9, ma stasera vidi per
la prima volta il film Match Point.
Già alla fine del primo tempo mi sono resa conto che dovevo scriverne, non potevo trattenere dentro quelle emozioni, non potevo proprio.
E decisi di cambiare un pochino lo stile, essere ancora meno calma, decisamente più brusca, più schietta , meno regolare, un pochino più simpatica, se posso azzardare..
Woody Allen non si smentisce mai.
Innanzitutto credo che l’intera storia ( non poi cosi diversa dalle altre) si regga in piedi soltanto grazie ai due attori protagonisti  : Scarlett Johansson e Jonathan Rhys-Meyers.
Di lei ho amato ogni ruolo, ogni piccola parte e credo che, come ogni altro essere vivente su questo pianeta, me la farei anche in mezzo al nulla, per quanto sia DONNA, per quanto sia SESSO, per quanto sia PERVERSIONE.. 
Lui lo conosco da poco e sento di provare fascino ed inquietudine allo stesso tempo..D'altronde come fa a non farti venire i brividi con quel faccino? E come fa bene secca la vecchia eh..Ammetto di averlo anche confuso con Paul Bettany ( l’inquietante prete del Codice da Vinci..)
Sinceramente ho preferito di gran lunga la prima parte del film, dove veniamo travolti da quella passione quasi fanciullesca, quella che sogniamo tutti, quella che perdiamo troppo presto..
Nora - Scarlett è una civetta, da sobria o ubriaca che sia, in qualsiasi film io l'abbia mai vista, lei ti guarda dritto negli occhi e sei finito, ha esattamente quell'aria da cui bisogna scappare : una donna pericolosa, una donna da mille problemi, una donna da mille orgasmi..
La domanda è solo una, dunque..Ne valgono la pena? Direi proprio di si..
Forse però, il motivo per cui in nessuno dei film ( almeno cosi mi ricordo) finisce per essere la prescelta, quella con cui si decide di passare la vita intera è perchè si ha paura che nemmeno lei sia per sempre? Forse l’abitudine potrebbe prendere il sopravvento anche con lei? E allora decidiamo di farla fuori ( metaforicamente parlando e nemmeno troppo), decidiamo di far vincere quella "donna di casa" che ti perdonerà tutto, quella che mai si permetterebbe di  chiamare qualcuno all’ora di cena o rovistarti nelle tasche della giacca..Quella che trasmette SICUREZZA.
No, Scarlett non è nata ( a mio avviso, sempre di attrice parlando..forse?) per morire al tuo fianco, no, lei ti sconvolgerà l’esistenza e, nei migliori dei casi, riuscirai a curarti le ferite col tempo, forse..
Lui, il giovane Chris Wilton forse nemmeno ne ha di colpe..Capirlo..Si, credo di poterlo fare. Arriva li, senza sapere cosa aspettarsi, e, invece, gli viene “ regalato” tutto : i soldi, un'ottima compagnia, una ragazza intelligente da condurre orgogliosamente al proprio fianco..
Lui è felice, un tempo si accontentava anche di molto meno, ma ora come fa a fermarsi? Tutti continuano ad adorarlo : a casa, sul lavoro, nei club, sotto le lenzuola..Lui si sente Dio.. ( e come dargli torto?) Nora ( Scarlett) lo rovina, ma lui probabilmente già lo sa.. Quella famosa frase appena incontrati “ In cosa mi sono cacciato?"..

Che poi questa storia dei mariti che non vogliono lasciare le mogli per le amanti..Al pensiero che potrebbe capitarmi, credo che già potrei morire, ma se non dovessi pensare a me, direi quasi che sia naturale..
L’uomo, spesso e volentieri, cresce in una casa dove la mamma lo ama, lo coccola e non gli fa mancare nulla..E, anche se cosi non fosse, sin da piccolo percepirebbe comunque di avere una certa importanza.. Ecco, una brava moglie non è altro che un continuo di questo meccanismo, un passaggio fondamentale, un pezzo di puzzle..
Anche un’amante ci è presente, ma più che mettere in ordine, lei crea il caos. Il Caos che serve, ma anch’esso finirà per stufarti..
La moglie potrà ( quasi sempre) essere domata, un’amante no, e questo tu già lo sai..
Sarei veramente curiosa di vedere finalmente Scarlett nel ruolo di una moglie, di un’amante che riesce a portare a termine quella battaglia condotta da secoli, quella rivincita dell'amore vero..
Mi sono dilungata molto e non me ne vogliate, ma quest’intreccio l’ho trovato l’unico elemento degno di discussione.
Non fraintendetemi, io AMO Woody Allen, ma non perché lo si ama e basta, perché lo fanno tutti ( tanti), perché va di moda ( da sempre).
Lo amo perché dopo aver visto Midnight in Paris mi è venuta voglia di scoprire tutto su questo uomo, perchè mi ha trasmesso emozioni uniche..
Match point è un bel Film, per le sue musiche, per quella costante presenza ( c’è da dirlo) di Woody Allen in tutto e dappertutto, per i dialoghi..
Match point è un bel Film, ma levami quei due attori, e secondo me non diventa altro che una storia comune..
Forse è bello per questo…
Woody Allen ti racconta storie vere, MA, ci mette sempre un qual cosina di sopranaturale..
Perché è bello, perché piace, perché ne abbiamo bisogno.

“ Fai l’amore proprio come avevo immaginato.”
Ecco, li sono morta.